La legge 181/89 è l’incentivo per il rilancio delle aree colpite da crisi industriale e di settore.
Finanzia iniziative imprenditoriali per rivitalizzare il sistema economico locale e creare nuova occupazione, attraverso progetti di ampliamento, ristrutturazione e delocalizzazione.
Gli incentivi sono stati riavviati con la pubblicazione del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 9 giugno 2015, con importanti novità:
- sono finanziabili anche i programmi di investimento per la tutela ambientale, il turismo e i progetti di innovazione organizzativa
- la partecipazione al capitale sociale da parte di Invitalia non è più obbligatoria
L’incentivo è rivolto alle imprese costituite in società di capitali, comprese le società cooperative e le società consortili.
Invitalia valuta i progetti, eroga le agevolazioni e monitora l’avanzamento dei programmi di investimento.
COSA FINANZIA
La legge 181/89 finanzia programmi di investimento produttivo (approfondisci) e programmi per la tutela ambientale, completati eventualmente da progetti per innovare l’organizzazione.
Gli investimenti devono prevedere spese per almeno 1,5 milioni di euro.
Le agevolazioni finanziarie possono coprire fino al 75% dell’investimento ammissibile con:
- contributo a fondo perduto in conto impianti
- contributo a fondo perduto alla spesa
- finanziamento agevolato
La L.181/89 si applica su due distinte aree territoriali:
- Aree di crisi industriale complessa
Si tratta di specifici territori soggetti a recessione economica e perdita occupazionale di rilevanza nazionale. La complessità può essere dovuta alla crisi di una o più imprese di grande o media dimensione che ha avuto importanti effetti sull’indotto, oppure, alla grave crisi di uno specifico settore industriale con elevata specializzazione nel territorio. Approfondisci - Aree di crisi industriale non complessa
Riguardano i territori individuati dal Decreto Direttoriale MISE del 19 dicembre 2016. A partire dalle ore 12.00 del 4 aprile 2017 sarà possibile presentare le domande di agevolazione per progetti ricadenti in queste aree.
QUALI SONO LE AREE ABRUZZESI INTERESSATE
Una importante novità è costituita dal fatto che il Ministero dello Sviluppo economico con decreto 22 dicembre 2016, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 3 febbraio u.s., ha esteso ai Comuni terremotati il regime di aiuto di cui alla legge 181/89. Ulteriori risorse finanziarie e termini di presentazione specifici saranno a breve fissati, dunque, per l’applicazione delle agevolazioni della legge n. 181/1989 nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche Umbria danneggiati dagli eventi sismici del 2016.